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al testo di nicol luccardi
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Era il sogno che di te amavo e ancor oggi mi ritrovo a cercarti dove non sei . A volte diventi nebbia altre volte onda di mare ma è in me la tua solitudine a far del silenzio voce che chiama Dio . E viaggio nel tempo correndo tra ricordi di prati in fiore rotolando tra i pendii di morbide erbe cercando emozioni poesie da strappare alla terra che reclama il tempo del mio corpo. Invece sono qui nei miei campi di nostalgia a coltivare visioni d’amore sapendo che in uno sguardo di eternità tra i gradini del tempo c’è il lamento del dolore che di ogni vita innaffia il respiro . Rimane il sogno questo profumo che agita le notti d’amore nei tanti nomi che fan di te una rosa tra i roseti e le spine. |
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